lunedì 29 ottobre 2012

Bambini maltrattati in aula? Legittimo il ricorso alle video-riprese


(da La Stampa.it) Clima di paura in classe? Alunni vessati e maltrattati dalla maestra? Per verificare le accuse è legittimo ricorrere all’effettuazione di video-riprese ‘occulte’, semplicemente su decreto del Pubblico Ministero, senza dover ricorrere all’autorizzazione prevista per le cosiddette intercettazioni ambientali. Perché l’aula scolastica – chiarisce la Cassazione – non è qualificabile come domicilio rispetto alla figura dell’insegnante. La posizione della maestra, finita sotto accusa per presunti maltrattamenti ad alcuni alunni, è pesante: prima gli arresti domiciliari, poi l’obbligo di dimora. A dare fondamento alle decisioni del Tribunale del Riesame le video-riprese effettuate in classe, e utilizzate come strumento per verificare l’attendibilità della denuncia presentata dai genitori di tre componenti di una classe di una scuola elementare. Difatti, le immagini hanno permesso di «assistere in diretta a numerosi atti di violenza posto in essere ai danni dei bambini» come «schiaffi al volto e alla nuca, strattoni, poderose tirate d’orecchi e di capelli». Ma, secondo la maestra, quelle immagini non sono legittime. Elemento centrale del ricorso in Cassazione, proposto dalla donna, è proprio la contestazione dell’utilizzo delle video-riprese.
leggi tutto su laStampa.it

Nessun commento:

Posta un commento